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Your feedback
Antonio
Pedalare reclinati non è una questione di pigrizia. Navigando in internet alla ricerca di accessori per la mia bici ho scoperto quasi per caso l'esistenza delle reclinate , o meglio recumbent. Al primo impatto ho pensato che fosse una stranezza come tante altre , ma poi l'immagine di quella bici stesa continuava a girarmi in testa ed ho cominciato a raccogliere informazioni sempre più precise e dettagliate sull'argomento iniziando ad immaginarmi steso su una di quelle saponette. Erano anni che volevo dedicarmi al ciclismo come sport di evasione ma la scomodità della classica bici da corsa non me lo permettava, dopo mesi di allenamento accusavo una serie di acciacchi tanto da .....
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Bruno
Qualche anno fa ho visto passare un matto coricato su due ruote che andava come uno sparuchetto ed è stato un colpo di fulmine. Sono diventato grande sulle bici. Ci ho fatto di tutto. A quei tempi i soldi erano pochi e, una volta andati i copertoni, sono andato anche sui cerchioni. E ci facevo le pieghe! Ero giovane. Col tempo sono cresciuto e ho potuto cominciare ad usarle in maniera ortodossa. Da città, mountainbike, da corsa. Ma ho fatto anche altro. Pallavolo, calcio, atletica leggera. Ero portato per lo sport, così sono diventato insegnante di educazione fisica ma dopo anni di "sana" attività ho scoperto che anche le cose potenzialmente benefiche se fatte .....
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Domenico
Ciao,Abito in Abruzzo, tra le montagne, ed ho notato che, anche se le reclinate sono più lente in salita, una volta trovato il passo che ti si addice, la posizione distesa permette di evitare il continuo alzarsi ed abbassarsi sulla sella, proprio delle "bici normali". Questo è particolarmente utile nei viaggi quando, con 20 kg di bagaglio, non è molto comodo dover stare in piedi, con il carico che ondeggia a destra e sinistra. Ho comunque constatato che la Enjoy va meglio in salita della precedente (una reclinata con il manubrio basso e la ruota anteriore da 20").Una volta regolate le inclinazioni del sedile e del manubrio e superato l'iniziale disagio, dovuto al sedile più alto da.....
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Enrico
Io ho, sia una seiran che una ultreteam. La seiran "normale", non quella rigida e più corsaiola... la ultrateam mi è stata messa sotto al sedere dal produttore che me l'ha lasciata provare alcuni mesi per poi decidere se comperarla o no (è forse il primo esemplare che ha utilizzato lui per poco più di un anno...). Ovviamente alla fine me ne sono innamorato. Mi sono accorto che anche una reclinata così rigida e scattante è comunque di una comodità incomparabile rispetto a qualunque bici da viaggio tradizionale. Rispetto alla Seiran ha il pregio di non creare problemi di coflitto tra pedale e ruota anteriore nelle curve strette (anche sulla seiran non è che per me fosse......
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Fabio
Mi chiamo Fabio Vetro classe 1964, insegnante di scuola media. Sono sempre stato un praticante di attività sportive da quand'ero un ragazzino fino al 1998. In quel periodo problemi fisici e svariati interventi chirurgici all'addome (nove per l'esattezza) con sei anni di continuo fuori e dentro l'ospedale han cambiato del tutto la mia vita. Dalla sensazione del poter fare tutto alla reale certezza del non poter fare assolutamente nulla, né una passeggiata, né un minimo sforzo. Tutt'ora non mi siedo mai normalmente come fan tutti, ma sempre molto all'indietro, come se tendessi a sdraiarmi, idem in macchina questo perché le cicatrici non han mai smesso di crearmi .....
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Giacomo
Da circa quattro mesi non sono più un ciclista "ortodosso" ho scelto di acquistare una reclinata (slyway). La bici in questione viene fabbricata da un italiano Stefano Bonazzoli. La decisione di acquistarla è maturata dopo un periodo di prova di un mese, in cui la bici era a noleggio. Sono estremamente soddisfatto dalla mia scelta, andare in recumbent è tutto un altro divertimento, si macinano chilometri senza accusare nessun dolore, se non fosse per le gambe stanche per il pedalare direi che si smonta "rinfrescati". In circa 2 mesi ho macinato 2000 km circa e fatti da uno che non ha mai amato fare troppi chilometri… troppa noia trppo "dolore".....
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Giuliano
The hearth and the feet in the sky. Per un sessantenne l'esperienza della reclinata Enjoy e' stata entusiasmante. Dopo le prime inevitabili difficoltà dovute alla nuova posizione e al nuovo equilibrio da trovare tutto e' andato okay. Il nuovo modo di pedalare, la comodità di stare quasi come in poltrona, il bello di gustare i panorami in modo totalmente diverso sono le cose che appassionano subito. La nuova posizione non crea quei dolorini antipatici alla schiena ne' al suo fondo, e poi per la prostata (ad una certa età purtroppo c'e' anche questo problema) e' il tocca sana. Per cicloturisti che non fanno tanti km va benissimo la Enjoy con ruote da Mtb, per un cicloturismo .....
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Lucia
Premetto che non sono mai stata una ciclista in tutta la mia vita, probabilmente era da 10 anni che non usavo una bicicletta e mai più avrei pensato di utilizzarne una come questa. Ho provato la reclinata per la prima volta di sera alle nove con il buio e devo dire che è stata una esperienza tutta particolare. I primi momenti sono stati traumatici, mi sembrava di non avere per niente equilibrio, di non avere potere nel manubrio e di conseguenza nella ruota davanti e di essere tornata a quando avevo 5 anni dove mi serviva qualcuno a tenermi dalla sella. Poi un momento e via senza neanche saperlo andavo da sola, tentennando e ondeggiando di qua e di la ma andavo.....
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